Per stagnatura elettrolitica s’intende un processo galvanico che consiste nel rivestimento di metalli e leghe, come acciaio, ghisa, rame, con uno strato superficiale di stagno o leghe a base di stagno. In questo articolo esploreremo i tipi di stagnatura, i suoi vantaggi e le sue applicazioni classiche e recenti.
Lo stagno: un metallo in utilizzo da secoli
Lo stagno è un metallo noto all’uomo probabilmente già in epoca preistorica. Sappiamo con certezza che era già impiegato in leghe nel 3500 a.C. Come metallo puro è ancora poco utilizzato perché molto tenero. Tuttavia, è un materiale eccellente da utilizzare per altri metalli grazie a:
- la sua stabilità in ambienti asciutti;
- la sua capacità di produrre un ossido protettivo, che impedisce l’ossidazione degli strati sottostanti, in ambiente umido;
- la sua elevata conducibilità.
Come funziona il processo di stagnatura elettrolitica?
La stagnatura deve seguire un processo in conformità con le normative UNI-ISO 2093, UNI 5083 e UNI 5701, le quali impongono una sgrassatura chimica accurata e l’attivazione delle superfici in fase preliminare.
In seguito alla fase di preparazione si può procedere alla stagnatura elettrolitica, che a seconda delle esigenze consiste in un bagno alcalino o acido, in grado di far ottenere finiture lucide o opache. Al termine del processo il materiale assumerà una colorazione bianco-grigiastra.
La deposizione dello strato di stagno può avvenire secondo due modalità:
- stagnatura statica: i manufatti vengono fissati a telai. Adatta a particolari di dimensioni e peso importanti. Si tratta di una delle applicazioni più comuni;
- stagnatura a rotobarile: ideale per elementi di dimensioni ridotte. Coinvolge il passaggio dei manufatti in un buratto.
Quali sono i vantaggi della stagnatura e i suoi impieghi più comuni?
Come abbiamo già accennato, lo stagno ha molteplici caratteristiche che lo rendono un grande alleato in diversi settori:
- alimentare, grazie alle sue proprietà atossiche. Viene ad esempio, effettuata la stagnatura degli utensili per l’industria alimentare;
- elettronico ed elettrotecnico: grazie alle sue proprietà conduttive e protettive, la stagnatura si rivela fondamentale per giunzioni elettriche, contatti elettrici, piccole connessioni saldabili, staffe, barre, viti.
Questi settori sfruttano la stagnatura per garantire una protezione all’ossidazione, migliorare la conducibilità elettrica e facilitare le operazioni di saldatura su una varietà di componenti.
La stagnatura: l’offerta di Tecnochimica
Tecnochimica offre due opzioni di stagnatura, che permettono di ottenere dei risultati lucidi o opachi a seconda delle esigenze:
- Stagno Opaco: si tratta di un processo di stagnatura acida opaca che offre una finitura uniforme anche a diversi spessori e densità di corrente, garantendo un’eccellente saldabilità. La sua formulazione semplice consente di lavorare con varie concentrazioni di stagno metallo;
- Stanolit: è un processo di stagnatura acida che fornisce una finitura brillante e uniforme su particolari anche di diverse dimensioni e a tutte le densità di corrente, mantenendo un’eccellente saldabilità. La sua formulazione semplificata e l’uso di un solo additivo facilitano l’utilizzo anche a varie concentrazioni di stagno metallo.
Nuove applicazioni della stagnatura elettrolitica e dello stagno
Anche se lo stagno è un elemento che l’uomo conosce da moltissimo tempo, ha ancora delle sorprese in serbo per noi. La stagnatura ha infatti degli impieghi interessanti sulle componenti dei motori elettrici:
- avvolgimento dei conduttori: lo stagno è spesso utilizzato per rivestire i conduttori elettrici all’interno dei motori. Questo rivestimento contribuisce a proteggere i conduttori dalla corrosione e migliora la loro durata nel tempo;
- rivestimento antiossidante: lo stagno può essere impiegato come rivestimento antiossidante per proteggere alcune parti metalliche del motore elettrico, specialmente in ambienti umidi.
Inoltre, lo stagno può essere anche impiegato per:
- leghe saldanti: leghe di stagno, come la lega stagno-argento, vengono utilizzate per la realizzazione di giunzioni saldate all’interno dei motori. Queste leghe offrono una buona resistenza meccanica e termica, contribuendo alla stabilità delle connessioni elettriche;
- componenti strutturali: in alcuni casi, leghe a base di stagno possono essere utilizzate per componenti strutturali all’interno del motore elettrico, poiché offrono una combinazione di resistenza meccanica e facilità di lavorazione;
- saldatura: lo stagno è un materiale comunemente impiegato per la saldatura dei componenti elettrici nei motori. Grazie alla sua bassa temperatura di fusione, facilita il processo di saldatura senza danneggiare i materiali circostanti.