Nonostante la nichelatura elettrolitica e quella chimica, insieme ai relativi esiti, siano due processi distinti, in molti settori le differenze tra questi due tipi di nichelatura non sono così chiare. In questo articolo, spieghiamo quindi in che cosa si differenziano la nichelatura chimica ed elettrolitica e a quali diversi scopi si prestano.
La nichelatura: che cos’è e a che cosa serve
Prima di spiegare le differenze tra i due principali tipi di nichelatura, chimica ed elettrolitica, vediamo che cos’è la nichelatura e a che cosa serve.
La nichelatura è un processo di galvanizzazione, che consiste cioè nel rivestire un metallo con uno strato protettivo di un altro metallo, in questo caso il nichel (da cui prende nome). Come ogni trattamento galvanico, può avere scopo funzionale e protettivo o estetico-decorativo. Serve infatti a proteggere il metallo sottostante da ossidazione, corrosione e usura, migliorando così le sue prestazioni di resistenza e durabilità, oppure a migliorarne l’aspetto. La superficie degli oggetti nichelati è lucida e splendente, che si tratti di viti e bulloni o raccordi, orologi e articoli di arredamento.
La nichelatura, non a caso, viene impiegata nei più diversi comparti industriali, dall’elettronica all’automobilistica, dal tessile all’aerospaziale.
Nichelatura chimica o elettrolitica?
Il processo di nichelatura, come abbiamo visto, si suddivide in due principali tipologie: chimica o elettrolitica. Nell’industria meccanica di precisione, la differenza tra le proprietà tecniche della nichelatura chimica e quelle della nichelatura elettrolitica è nota da anni e opportunamente sfruttata a seconda del fine di volta in volta perseguito. Ma in molti altri settori, che pure si servono di entrambi i processi, la distinzione non è così chiara. Il che ne può determinare usi impropri e, di conseguenza, esiti insoddisfacenti.
Nichelatura chimica: la massima resistenza
La nichelatura chimica si ottiene con una reazione autocatalitica controllata, innescata da un riducente chimico che, a determinate temperature e senza la necessità di corrente elettrica, provoca la deposizione di una lega di nichel e fosforo. Il rivestimento che ne deriva, detto nichel chimico, è caratterizzato da un elevato livello di durezza, ed è indicato per tutti gli oggetti che siano abitualmente sottoposti a sfregamento e usura. Per avere un parametro di misura, con depositi di nichel chimico superiori a 30 micron, l’acciaio al carbonio assume proprietà tecniche che lo rendono assimilabile all’acciaio inox (molto più costoso e meno disponibile sul mercato).
La nichelatura chimica ha conosciuto un ampio sviluppo negli ultimi 20 anni, sia perché, come abbiamo appena visto, contribuisce in modo significativo a migliorare la resistenza degli oggetti a cui è applicata, sia perché si può utilizzare su un’ampia gamma di materiali industriali (leghe ferrose, di alluminio, di rame, titanio e altre).
Grazie alle tecnologie appositamente sviluppate dal nostro team di esperti, la nichelatura chimica è uno dei fiori all’occhiello di Tecnochimica: offriamo bagni di nichelatura chimica ad alto contenuto di fosforo – come Tecnoplate 3000 PW – in grado di garantire velocità di deposito superiori ai precedenti processi disponibili sul mercato, semplicità di impiego, nonché la massima stabilità.
Nichelatura elettrolitica: la migliore resa estetica
A differenza del nichel chimico, il nichel elettrolitico è usato soprattutto a scopo decorativo e a questo fine è una delle finiture più richieste e diffuse sul mercato. La nichelatura elettrolitica consiste nell’immersione dell’oggetto da rivestire in una soluzione elettrolitica (da cui il nome) contenente una soluzione di sali di nichel attraversata da corrente elettrica. Durante il processo, gli ioni di nichel si depositano sulla superficie dell’oggetto, determinando un caratteristico effetto lucido, livellato ed uniforme.
Il nichel elettrolitico, si può anche utilizzare come strato di base per effettuare, poi, finiture successive, per esempio con il cromo trivalente o riporti preziosi come l’oro e l’argento. Senza ulteriori rivestimenti, impreziosisce le superfici rendendole lucide e brillanti.
Anche su questo fronte Tecnochimica offre soluzioni di prim’ordine: la nostra linea di prodotti Astronichel è appositamente pensata per la nichelatura elettrolitica statica e a rotobarile. Consente di trattare un vasto range di oggetti (pezzi da arredamento, accessori di rubinetteria e minuterie in genere, ma anche elementi di grandi dimensioni e lavorazioni a rotobarile in massa) e di ottenere una qualità estetica eccezionale.
L’esperienza di Tecnochimica nei diversi tipi di nichelatura
Per eseguire correttamente ciascuno dei due diversi tipi di nichelatura, chimica ed elettrolitica, è necessaria un’esperienza specifica di lungo corso, continuamente aggiornata sulle soluzioni d’impiego e sulle tecnologie più affidabili e performanti. Che sia per scopi funzionali o decorativi, Tecnochimica è il punto di riferimento per scegliere il trattamento più adatto alle tue esigenze e per ottenere risultati d’eccellenza in completa sicurezza.